Violenti scontri tra sostenitori di Fatah e Forze Esecutive a Gaza e Rafah: 13 i feriti.

Dopo la preghiera del venerdì, a Gaza, sono scoppiati violenti scontri tra militanti e simpatizzanti di Fatah e Forze Esecutive di Hamas.

Questa mattina, leader del movimento di Fatah hanno invitato i fedeli a protestare contro "l’ingerenza di Hamas nelle moschee" e contro le prediche "infuocate".

Numerosi sostenitori di Fatah e di alcune fazioni dell’Olp hanno organizzato la preghiera del venerdì nelle piazze di Gaza invece che nelle moschee.

Le Forze Esecutive tenevano sotto controllo lo svolgersi delle manifestazioni. Al termine delle preghiere, centinaia di sostenitori di Fatah hanno iniziato a intonare slogan e a gettare esplosivi artigianali contro le FE.

Durante i disordini, un gruppo di sostenitori di Fatah ha aggredito l’auto di Abu Obeidah al-Jarrah, capo generale delle Forze Esecutive.
L’aggressione è avvenuta dopo il raduno di centinaia di sostenitori di Fatah per la preghiera del venerdì nella piazza della moschea di al-Katibah a ovest della città di Gaza.

Ihab al-Ghasin, portavoce del ministero degli interni, ha dichiarato: "I manifestanti hanno pregato nella piazza di al-Katiba senza alcun disturbo, poi hanno formato gruppi irregolari con l’intenzione di seminare disordini e danneggiare le proprietà pubbliche".
E ha aggiunto: "Durante la preparazione della manifestazione, qualcuno ha lanciato pietre e bombe al suono contro la sede del Consiglio Legislativo e contro diversi negozi. A quel punto le Forze Esecutive hanno reagito per impedire il deterioramento della situazione".

Il portavoce ha confermato che le Forze Esecutive hanno arrestato diversi "agitatori".

Fonti mediche hanno reso noto che 3 persone sono rimaste ferite a Gaza, tra cui un giornalista, e altre 10 a Rafah – durante altri scontri tra membri di Fatah e delle Forze Esecutive.

Ieri, il ministero degli interni aveva annunciato che non avrebbe permesso ad alcuno di riportare i disordini e l’illegalità nella Striscia di Gaza.

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