YouTube e il doppio standard: censurati video su violenze israeliane contro Palestinesi

MEMO. Mercoledì, dopo essere stata attaccato sui social media, YouTube ha deciso di ripristinare un video che espone la brutalità di Israele nei confronti dei palestinesi.

Affermando che il contenuto violava i suoi termini di servizio, domenica la piattaforma di condivisione ha cancellato il video, pubblicato dall’attivista ed accademica palestinese Sana Kassem per rendere omaggio ai palestinesi uccisi dalle forze israeliane durante le recenti manifestazioni a Gaza.

Il famoso professore ed attivista statunitense Norman Finkelstein ha ripubblicato il video, che è stato nuovamente rimosso da YouTube. Finkelstein ha fatto appello a YouTube in un’email, chiedendo il motivo della sua decisione.

“Aspetteranno pazientemente che tutti i bambini di Gaza vengano uccisi da Israele. Poi ripristineranno il video”, ha dichiarato Finkelstein all’Agenzia Anadolu.

Poco dopo la sua dichiarazione all’Agenzia Anadolu, YouTube ha risposto a Finkelstein, dicendogli che avrebbero riattivato il video ma con una restrizione sull’età.

“YouTube ripristina il video di Gaza ma lo classifica come pornografia”, ha detto Finkelstein sul suo account Twitter, dove ha anche condiviso il video.

Di conseguenza, gli utenti possono accedere al video solo dopo aver effettuato l’accesso a YouTube e aver confermato la loro età. Ma secondo molti utenti di YouTube che pubblicano spesso video che criticano Israele per la sua brutalità contro i palestinesi, questa non è la prima volta che la piattaforma agisce così.

“Tutti i miei video sono stati cancellati da YouTube perché ho criticato Israele ed il suo sfacciato disprezzo per la vita palestinese”, ha affermato su Twitter Robert Martin, un attivista australiano che vive in Palestina.

“Doppia norma: YouTube elimina il video tributo al giornalista palestinese assassinato, Yasser Murtaja, per incitamento “sensazionale”, ma lascia i video degli israeliani quando vengono attaccati”, ha affermato il sito Mondoweiss.