​Avvocata palestinese imprigionata in isolamento

Imemc. L’avvocato palestinesi Shireen al-‘Eesawy, di Gerusalemme occupata, tenuta in isolamento nella prigione israeliana Ramla, ha annunciato, martedì, uno sciopero della fame ad oltranza.

La Radio Detenuti Palestinesi ha affermato che al-‘Eesawy chiede che le venga riconosciuto il suo diritto alle visite familiari, in aggiunta alla garanzia di accesso ai suoi vestiti e i suoi oggetti personali, incluso un materasso dove dormire, al posto del materasso fino di gomma che le è stato fornito.

Al-‘Eesawy chiede anche che le sia permesso l’uso di certi apparecchi elettronici come radio, TV e ventilatore, dovuto al caldo eccessivo, oltre a chiedere la riapertura del suo conto mensa, che era stato chiuso da Israele dopo che lei era stata trasferita in isolamento.

L’Autorità carceraria israeliana ha trasferito l’avvocato dalla prigione HaSharon all’isolamento nella prigione Neve Tirtza, sotto l’accusa di “incitare altri detenuti contro i soldati nella prigione”.

L’Autorità carceraria ha rimosso quattro detenute dall’isolamento dopo averle confinate per una settimana, quando sono intervenute dopo che un secondino israeliano ha attaccato la detenuta Ehsan Debabsa.

Al-‘Eesawy è stata rapita in 3 giugno 2014; è sorella dei detenuti Samer e Midhat al-‘Eesawy.

Traduzione di F.H. L.