10 famiglie palestinesi minacciate di sfollamento a Gerusalemme

Gerusalemme/al-Quds – PIC. Dieci famiglie palestinesi di Gerusalemme, minacciate di sfollamento dal loro condominio di cinque piani, situato nel quartiere di at-Tur, nella Gerusalemme Est, hanno annunciato che rifiutano i tentativi israeliani di multarle e di demolire le loro case.

Le famiglie ora vivono in un costante stato di paura, perché si aspettano la demolizione dell’edificio da un momento all’altro.

Maysar Abu Halawa, uno dei residenti, ha affermato che il tribunale israeliano ha imposto loro il pagamento di 200 mila shekel entro mercoledì.

Se le famiglie non dovessero pagare la somma, i bulldozer israeliani abbatteranno l’edificio il prima possibile, e le famiglie dovranno pagare una multa di 2 milioni di shekel.

Le famiglie avevano cercato più volte di ottenere una licenza edilizia, ma il comune israeliano ha insistito per trasferirle e distruggere le loro case.

Le famiglie vivono in quell’edificio dal 2011, e da allora il comune israeliano le perseguita.

La maggior parte dei cittadini di Gerusalemme ha dovuto rispettare questi ordini di demolizione israeliani, per evitare di pagare cifre esorbitanti all’IOA.

I palestinesi di Gerusalemme non hanno altra scelta che costruire senza licenze, perché non ci sono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento del loro numero, e per questo vengono negate le licenze edilizie.

L’IOA impone anche restrizioni edilizie ai nativi palestinesi di Gerusalemme.

Si ritiene che la sistematica demolizione israeliana delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie palestinesi di Gerusalemme, nel tentativo di costringerle a trasferirsi.