10 mila lavoratori indiani in Israele per sostituire i palestinesi

Tel Aviv. Invece di fare affidamento su lavoratori palestinesi, Israele ha deciso di importare 10 mila lavoratori dall’India. Il governo indiano ha firmato un accordo con Israele per trasferire 10 mila lavoratori indiani nel paese. La metà di questi lavoratori è destinata al settore delle costruzioni, mentre l’altra metà è designata a ruoli nell’assistenza infermieristica. L’arrivo di questi lavoratori sarà graduale, con 2.500 lavoratori edili e altrettanti infermieri previsti per il primo anno.

L’Autorità per la Popolazione e l’Immigrazione in Israele afferma che i lavoratori provenienti dall’India sono diligenti, esperti e fluenti in inglese. Si prevede che soddisfino la crescente domanda di lavoro in Israele, in particolare nei settori infermieristico e delle costruzioni.

Come parte degli sforzi per raggiungere questo accordo, una missione interministeriale ha visitato l’India lo scorso marzo per lavorare su una bozza per l’impiego di lavoratori nei settori in questione. La delegazione ha visitato centri di formazione e ha espresso la sua ammirazione per la formazione fornita ai lavoratori prima del loro arrivo.

In questa fase, a seguito della stesura di accordi da parte di specialisti di entrambe le parti, la situazione si trova nella fase finale di ratifica degli accordi da parte dei governi. Il portavoce del ministero della Popolazione e dell’Immigrazione ha dichiarato: “Ci aspettiamo che gli accordi vengano approvati a breve e saremo presto in grado di iniziare a istituire i meccanismi necessari per impiegare manodopera specializzata in modo adeguato e supervisionato”.

Nel frattempo, i lavoratori palestinesi forniscono un contributo fondamentale al settore delle costruzioni nel mercato israeliano. Tuttavia, incidenti di sicurezza, escalation militari e l’assenza di una soluzione politica rendono l’affidarsi a lavoratori provenienti dall’India – non influenzati dalla situazione di sicurezza durante il loro percorso di lavoro – un fattore allettante e di grande importanza per l’economia israeliana, secondo il sito web in ebraico.

Secondo il sito web “Voce del Lavoratore” (Kav LaOved), il numero di lavoratori palestinesi in Israele è aumentato costantemente negli ultimi anni, in particolare nell’industria delle costruzioni, il settore che impiega il maggior numero di lavoratori palestinesi in Israele. A metà del 2020, più di 80 mila lavoratori permanenti erano impiegati in Israele, dei quali circa 60 mila nel settore delle costruzioni.

(Fonti: MEMO e https://twitter.com/QudsNen/status/1663181731711668224)

Traduzione per InfoPal di F.H.L.