111 prigionieri palestinesi hanno passato più di 20 anni nelle prigioni degli occupanti.

Cisgiordania – Pic. Il numero dei “prigionieri decani”, denominazione che indica coloro che hanno trascorso più di vent’anni di fila nelle carceri degli occupanti israeliani, è giunto, in questo mese d’ottobre, a ben 111.

L’esperto sulle questioni dei prigionieri, il ricercatore e direttore del Dipartimento di Statistica del ministero dei Prigionieri dell’Anp, Abd en-Naser Farwana, ha affermato che tra costoro se ne contano 20 da Gerusalemme, 16 dalla “Palestina del ‘48”, 3 dal Golan siriano occupato, mentre gli altri 72 provengono dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza.

L’elenco di questi prigionieri si è allungato dopo che se ne sono aggiunti altri 4 della Cisgiordania. Tre sono di Tulkarem: ‘Ayid Mahmoud Muhammad Khalil (43 anni), agli arresti dal 9 ottobre 1989; Majdi ‘Atiyya Sulayman ‘Ajuli (48), sposato con figli, in carcere dal 17 ottobre 1989; ‘Abd el-Mun‘im ‘Uthman Ta‘ma (41). Il quarto è di Jenin, e si chiama Mahmoud Sa‘id Ahmad Jaradat (46 anni). Tutti quanti scontano una condanna all’ergastolo.

A tal proposito, Farwana ha rinnovato i suoi appelli alle fazioni palestinesi che tengono prigioniero il soldato israeliano Gilad Shalit, affinché “chiedano – a nome di tutto il popolo palestinese – il rilascio di tutti questi detenuti di lungo corso, senza eccezione, nell’ambito di uno scambio di cui si sente parlare e sul quale sono in corso delle trattative”.

Il termine “prigionieri decani” è attribuito a quei prigionieri nelle carceri israeliane prima degli Accordi di Oslo e l’istituzione dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), il 4 maggio 1994. Tra costoro, quello che è stato meno in carcere vi ha trascorso 15 anni, mentre quello che vi si trova da più tempo ne ha trascorsi 32: si può così dire che alcuni di loro hanno passato la maggior parte della loro vita in galera.

 

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