Gerusalemme-IMEMC. Due giorni dopo che 23 prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane hanno iniziato uno sciopero della fame, altri 120 detenuti stanno pianificando di aderirvi, soprattutto se il Servizio carcerario israeliano (IPS) della prigione dovesse continuare ad ignorare le loro richieste, compresa la messa in atto di ciò che aveva già promesso ad aprile di quest’anno.
I detenuti hanno affermato che l’IPS continua non solo ad ignorare le loro richieste, ma sta anche rifiutando di mettere in atto quanto concordato lo scorso aprile, dopo aver accettato di installare telefoni pubblici e di rimuovere i dispositivi per bloccare il segnale telefonico, installato in varie carceri, che ha causato complicazioni alla salute di diversi detenuti.