120 salme negli ospedali di Rafah: appello ai cittadini a ritirare e seppellire i morti

Gaza-Quds Press. Il ministero palestinese della Salute ha diffuso un appello alla popolazione della città di Rafah sulla necessità che i cittadini si presentino all’Ospedale degli Emirati per ritirare le vittime e seppellirle: le salme dei martiri sono infatti accumulate nell’ospedale, essendo stipate le celle frigorifere.

In data 1° agosto, le forze di occupazione hanno commesso una strage spaventosa nella città di Rafah, che è stata bersaglio dei bombardamenti dell’aviazione e dell’artiglieria, causando la morte di 70 palestinesi. Nelle ore notturne, poi, altri 50 palestinesi sono stati uccisi in una serie di incursioni e di massacri compiuti dagli aerei dell’occupazione nel quartiere saudita contro le famiglie Zorab e Ghaith.

Il dottor Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero, ha riferito a Quds Press che gli orribili massacri perpetrati dalle forze di occupazione a Rafah hanno causato l’accumulo dei cadaveri negli ospedali della città: 120 salme, cui si aggiungono i corpi presenti nelle strade della regione orientale, che il personale medico non è riuscito a raggiungere a causa del bombardamento israeliano.

Al-Qudra ha aggiunto che ilmMinistero della Salute ha disposto l’evacuazione dell’ospedale principale, cioè l’ospedale Abu Yussef al-Najjar, perché esposto ai bombardamenti, e il suo trasferimento all’ospedale degli Emirati in città.

Il portavoce ha spiegato come gli ospedali degli Emirati e del Kuwait siano centri specialistici e non possano ricevere più di un certo numero di morti e di feriti a causa delle piccole dimensioni, anche alla luce di un attacco così massiccio alla città di Rafah.

Ha quindi dichiarato che i cittadini hanno portato in ospedale frigoriferi, normalmente adibiti al congelamento di verdure e carni, al fine di conservare i corpi dei martiri, temendone il deterioramento per via del caldo.

Il portavoce ha ribadito quindi la necessità che le famiglie delle vittime ritirino i corpi per la sepoltura.

La Striscia di Gaza è esposta dal 7 luglio scorso a una massiccia operazione militare israeliana, con migliaia di incursioni da terra, dal cielo e dal mare, in cui sono stati uccisi 1739  palestinesi, ne sono stati feriti quasi 10 mila, sono state distrutte centinaia di case perpetrati orrendi massacri.

Traduzione di Federica Pistono