MEMO e Imemc. Al governatore palestinese della Gerusalemme occupata è stato proibito dall’esercito israeliano di entrare nella Cisgiordania occupata per sei mesi consecutivi, con il pretesto della partecipazione a “attività illegali e violente”.
Un nuovo ordine è stato emesso dal comandante generale del distretto centrale israeliana, che impedisce ad Adnan Ghaith di comunicare con l’Autorità palestinese.
L’esercito israeliano ha convocato il governatore per un interrogatorio nel centro di detenzione di Al-Maskobiyya, a Gerusalemme, concedendogli solo 72 ore per presentare un ricorso.
Dopo la sua liberazione dall’interrogatorio, Ghaith ha affermato che il popolo palestinese e la sua giusta causa sono soggetti a uno dei più aggressivi attacchi israeliani.
Ghaith, che vive nella Gerusalemme est occupata, è stato arrestato e la sua residenza nel quartiere di Silwan sottoposta a diverse irruzioni, negli ultimi mesi, come parte delle continue violazioni di Israele contro funzionari, attivisti e istituzioni gerosolimitane palestinesi.
Israele afferma che le attività di Ghaith in città minano la sua autorità, tuttavia, in nessuno dei casi l’occupazione ha fornito prove sufficienti per giustificare la continua detenzione del governatore.
“Il nostro popolo deve affrontare l’oppressione e le continue violazioni da parte di questa illegale occupazione israeliana in Palestina, e ora la leadership israeliana sta approvando ulteriori leggi e decreti che violano il diritto internazionale”, ha affermato Ghaith.
“Ma noi siamo i proprietari della terra e continueremo la nostra legittima lotta per la sovranità, la liberazione e l’indipendenza”.
(Nella foto: il governatore di Gerusalemme per l’autorità nazionale palestinese, Adnan Ghaith, il 4/11/2018. Foto di Ahmad Gharabli/AFP/Getty Images).