Gaza-MEMO.Un ragazzino palestinese di 12 anni ha perso la gamba sinistra dopo essere stato colpito dalle forze israeliane, in un momento con una maggiore presenza di cecchini sul confine di Gaza.
Le immagini del dodicenne Abdel Rahman Nawfal, che urlava di dolore dopo essere stato colpito ad una gamba con proiettili letali, martedì 17 aprile, mentre si trovava vicino alla barriera di confine con i suoi amici, sono state ampiamente condivise sui social media. Secondo quanto riferito, il proiettile è esploso sotto il ginocchio, causando danni irreparabili al tessuto.
Nonostante sia stato portato in due ospedali a Gaza, prima di essere trasferito in Cisgiordania per il trattamento, i medici non sono stati in grado di salvare la gamba e sono stati costretti ad amputare l’arto.
Nawfal ha dichiarato ai giornalisti, dal suo letto d’ospedale, a Ramallah, che sognava di diventare un medico e vorrebbe ancora provare e sforzarsi per raggiungere quell’obiettivo.
Nawfal è uno dei almeno 500 minorenni di Gaza che sono stati feriti dalle forze israeliane nel mese di marzo. La violenta risposta di Israele alle proteste sul confine, parte della Grande Marcia del Ritorno, ha suscitato una condanna internazionale; oltre 1.700 persone sono state ferite con munizioni letali, con conseguenti lesioni così gravi che i medici di Gaza affermano di non aver visto niente di simile neanche durante l’offensiva israeliana “Margine protettivo” dell’estate del 2014.
La settimana scorsa, l’ONG Medici Senza Frontiere ha dichiarato che i suoi team medici hanno affrontato “ferite devastanti e di una gravità insolita, che sono estremamente complesse da trattare. Le ferite riportate dai pazienti lasceranno la maggior parte di loro con gravi disabilità fisiche a lungo termine “.