13 arresti in Cisgiordania, tra cui un malato di cancro ed un bambino di 10 anni

Ramallah – WAFA. Lunedì notte, le forze israeliane hanno arrestato 13 palestinesi, tra cui un malato di cancro, in varie parti della Cisgiordania, secondo quanto affermato da fonti locali e di sicurezza.

Le forze israeliane hanno arrestato un insegnante malato di cancro dopo aver fatto irruzione nella sua casa, nella città di al-Bireh.

Decine di soldati israeliani hanno invaso il campo profughi di al-Am’ari, a sud di Ramallah, dove hanno arrestato un altro palestinese.

Nel distretto di Salfit, i soldati israeliani hanno arrestato due bambini di 10 anni, dopo aver perquisito le case delle loro famiglie nella cittadina di Az-Zawiya, ad ovest di Salfit.

Nel nord della Cisgiordania, fonti locali hanno confermato un raid simile nella cittadina di Beita, a sud di Nablus, che è culminata con l’arresto di altri tre palestinesi.

I soldati israeliani hanno invaso la cittadina di Ya’bad, a sud-ovest di Jenin, dove hanno arrestato altri due palestinesi, tra cui un ex-prigioniero, dopo averlo brutalmente aggredito.

Durante i successivi scontri, i soldati hanno aperto il fuoco contro i giovani locali che cercavano di bloccare il loro passaggio, asfissiando così decine di persone con i gas lacrimogeni.

Nel sud della Cisgiordania, soldati armati hanno arrestato un altro palestinese, dopo aver invaso la sua casa a Daheyat Iskan al-Baladiya, un sobborgo residenziale di Hebron/al-Khalil.

A Gerusalemme, la polizia ha arrestato altre tre persone, dopo aver fatto irruzione e perquisito le case delle loro famiglie a Silwan.

Domenica sera, un residente del campo profughi di Jenin è stato arrestato dopo essere stato fermato ad un posto di blocco sulla strada tra Jenin e Nablus. Il detenuto è uno studente iscritto all’Università di Birzeit.

Le forze israeliane fanno irruzione nelle case palestinesi quasi quotidianamente, in tutta la Cisgiordania, con il pretesto di inseguire palestinesi “ricercati”, provocando scontri con i residenti.

Queste incursioni, che avvengono anche in aree sotto il pieno controllo dell’Autorità Palestinese, sono condotte senza bisogno di un mandato di perquisizione, quando e dove l’esercito sceglie di effettuarle, in linea con i suoi ampi poteri arbitrari.

Secondo la legge militare israeliana, i comandanti dell’esercito hanno piena autorità esecutiva, legislativa e giudiziaria su 3 milioni di palestinesi che vivono in Cisgiordania. I palestinesi non hanno voce in capitolo su come viene esercitata tale autorità.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.