13 famiglie minacciate di sfratto e demolizione ad al-Bustan

Gerusalemme occupata – PIC, Quds Press e Palestine Chronicle. La data limite fissata dalle autorità d’occupazione israeliane era domenica, per le 13 famiglie che hanno ricevuto l’ordine di demolire le loro case nel quartiere di Bustan, a Silwan, nella Gerusalemme occupata, sotto la legge israeliana Kaminitz.

All’inizio di questo mese, il comune israeliano di Gerusalemme ha consegnato gli avvisi di demolizione delle case appartenenti a 13 famiglie di Gerusalemme. Ha minacciato di demolire le case se le famiglie non lo avessero fatto con le loro mani, e di multare i proprietari con i costi della demolizione.

Queste case sono tra le 100 residenze contro le quali i tribunali dell’occupazione israeliana hanno emesso ordini di demolizione senza specificare una data.

Ciò fa parte della politica di pulizia etnica e liquidazione della presenza araba nei quartieri vicino alla moschea di al-Aqsa, che mira a cambiarne la struttura demografica e ad aumentare il numero di coloni a Gerusalemme.

L’area di Silwan è di 564 km quadrati, tra cui 12 quartieri in cui vivono quasi 58.500 cittadini palestinesi di Gerusalemme. D’altra parte, ci sono 78 avamposti coloniali in cui vivono 2.800 israeliani.

Il 25 ottobre 2017 è stata emessa la legge Kaminitz, che impone severe sanzioni ai palestinesi di Gerusalemme, per presunte violazioni edilizie, come il pagamento di multe salate che possono ammontare a centinaia di migliaia o milioni di shekel, l’interruzione dell’uso dell’edificio o la sua chiusura, la richiesta verso i residenti di evacuare le loro case o negozi, o l’emissione di ordini di demolizione contro di loro.

(Foto: Anne Paq, via ActiveStills.org).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.