La guerra israeliana contro bambini, giovani e donne palestinesi

Gaza-InfoPal. Di Angela Lano. Quella in corso contro la Striscia di Gaza, assediata da 15 anni e ridotta nella più grande prigione a cielo aperto del mondo, è soprattutto una guerra contro le famiglie, contro i bambini e le giovani donne, dunque contro il “futuro”. Israele vuole spazzare via la Palestina del futuro, uccidendone i bimbi ancora nel grembo materno, i bambini di pochi anni, gli adolescenti e i giovani, ferendoli e rendendoli disabili permanenti e profondamente traumatizzati. A fianco dell’immane distruzione materiale – di case, infrastrutture, ospedali, scuole, luoghi di culto, ecc. -, dei morti e dei feriti, il progetto coloniale sionista vuole fare tabula rasa delle prossime generazioni. 

Dall’inizio dell’offensiva, chiamata biblicamente, come tutti i precedenti genocidi perpetrati ai danni della popolazione civile gazawi, “Operazione Guardiano delle Mura” (in riferimento alle Mura di Gerusalemme), le forze di occupazione israeliane hanno finora ucciso 230 palestinesi, compresi 65 bambini. Sono i dati divulgati giovedì dal ministero della Salute palestinese a Gaza, e diffusi da tutti i media palestinesi.

Tra i morti, ha aggiunto il ministero della Salute, c’erano 39 donne e 17 anziani, per lo più uccisi in attacchi aerei che hanno colpito le loro case senza preavviso mentre erano all’interno.

Almeno altri 1.710 sono rimasti feriti negli attacchi aerei israeliani, di cui 55 sono in condizioni critiche. Tra i feriti ci sono circa 470 bambini e 310 donne. Sono state uccise diverse donne incinte, tra le quali ricordiamo la collega Reema Saad, al quarto mese di gravidanza

Almeno 12 famiglie, ha detto il ministero della Salute, sono state completamente spazzate via.

I media occidentali puntano l’obiettivo sui razzi della resistenza palestinese, dimenticando di raccontare, come sarebbe loro dovere deontologico e professionale, i fatti come sono e non i fattoidi, o dando una narrazione estremamente parziale della realtà, sostituendo l’aggressore, uno degli eserciti più potenti del mondo, con l’aggredito, il popolo nativo palestinese. Ma tant’è, l’amara verità è che i mezzi di informazione sono al servizio di grandi gruppi di potere e non hanno alcuna capacità autonoma di lavorare e si limitano a fare da megafono alle veline di Tsahal, una vera organizzazione criminale, per dirla con le parole dell’ex pilota dell’aeronautica militare israeliana, Yonatan Shapira.

(Foto: Salvataggio di una bimba ferita dai bombardamenti israeliani contro il quartiere al-Rimal della città di Gaza, Gaza il 16 maggio 2021. Continua il lavoro di scavo e soccorso tra le macerie delle case nella Striscia di Gaza. [Ashraf Amra – Agenzia Anadolu]).