135 coloni entrano nel complesso di Al-Aqsa

Gerusalemme-Quds Press, PIC e Ma’an. Mercoledì mattina, oltre 130 estremisti ebrei israeliani hanno invaso il complesso islamico di Al-Aqsa, sotto massiccia scorta israeliana, mentre il parlamentare fondamentalista Yehuda Glick ha eseguito preghiere fuori dai cancelli.
Firas al-Dibs, portavoce del Waqf, il dipartimento di beni islamici che controlla la Moschea Al-Aqsa, ha dichiarato a Ma’an che circa 135 coloni israeliani sono entrati nel complesso durante il periodo di visite concesso ai non-musulmani.
Il parlamentare di estrema destra, Yehuda Glick, ha eseguito preghiere nei pressi della Porta dei Mercanti del Cotone, a Al-Aqsa, protetto dalla polizia israeliana. In quanto membro del Knesset, a Glick non è permesso entrare nel complesso di Al-Aqsa.
Glick, che è uno dei sostenitori del diritto alla preghiera ebraica nel luogo santo islamico, ha visitato il complesso, la settimana scorsa, per protestare contro il divieto che impedisce ai parlamentari del Knesset di entrare a Al-Aqsa.
Ai non-musulmani è concesso di visitare il complesso durante specifici orari, ma non è permesso di effettuare culti o di pregare, a seguito di un accordo internazionale tra Giordania e Israele, dopo l’occupazione dei Territori palestinesi del 1967.
Tuttavia, gli Israeliani visitano il luogo santo islamico, vi effettuano preghiere, in violazioni degli accordi, e causano tensioni con i fedeli musulmani palestinesi. Tali loro azioni sono viste, infatti, come una minaccia allo status quo del sito.
Gruppi estremisti ebraici invocano la distruzione di Al-Aqsa per far posto al cosiddetto terzo Tempio.
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