135 tra coloni e militari israeliani assaltano la moschea di al-Aqsa

imagesGerusalemme-Quds Press. L’Istituto per la Fondazione e il Patrimonio di al-Aqsa, attivo nel settore della salvaguardia dei luoghi santi islamici nei Territori palestinesi occupati nel 1948, ha dichiarato che circa 135 israeliani hanno assalito e dissacrato la moschea di al-Aqsa la mattina del 14 maggio.

L’Istituto ha riferito che circa 45 coloni hanno fatto irruzione nella moschea di al-Aqsa dal lato della Porta occidentale, assiduamente pattugliata dalle forze di occupazione, mentre gruppi di coloni organizzavano giri in diverse direzioni intorno alla moschea, tentando di compiere riti talmudici, ai quali si sono opposti fedeli, guardiani della moschea e studenti.

Nello stesso tempo, circa 90 reclute e soldati in divisa hanno preso d’assalto la moschea di al-Aqsa, nell’ambito di esercitazioni note come “ronde di guida e di esplorazione militare”, dividendosi in tre gruppi e ascoltando spiegazioni sul presunto Tempio.

In un comunicato-stampa inviato a Quds Press, l’Istituto ha riferito come “un clima di rabbia e di estrema tensione si sia instaurato nella moschea di al-Aqsa”, dove sono affluite centinaia di studenti e di studentesse di Scienze e di studenti delle scuole per proclamare il Takbir (l’esclamazione Allahu Akbar).

L’Istituto ha quindi aggiunto che le forze di occupazione hanno, in seguito, scatenato una campagna di arresti, che si è estesa ai fratelli Muhammad e Alaa, di ritorno dalla città di Qalansua, e agli studenti di Scienze, con l’accusa di aver proclamato il Takbir.

Le forze di occupazione hanno minacciato tutti coloro che pronunciavano il Takbir di arresto, di allontanamento da al-Aqsa, del sequestro di tutte le carte di identità degli studenti di Scienze, così come hanno eseguito, alle porte della moschea, severe procedure di ispezione e ostacolato l’ingresso a un gran numero di studenti.

Traduzione di Federica Pistono