Damasco. Domenica sera, 14 persone sono state uccise e 43 ferite in diversi attacchi israeliani che hanno preso di mira l’area di Masyaf, nella campagna di Hama, nella Siria centrale, secondo quanto riferito dai media statali siriani. Le fonti affermano che gli attacchi hanno colpito un importante centro di ricerca militare.
Il direttore dell’Ospedale nazionale di Masyaf, Faisal Haider, ha dichiarato all’agenzia di notizie siriana, SANA: “Il numero dei morti, a seguito dell’aggressione israeliana in diversi siti nelle vicinanze di Masyaf, è salito a 14, e a 43 feriti, di cui 6 sono in gravi condizioni”.
Secondo una fonte militare siriana, Israele ha effettuato un attacco aereo dalla direzione del Libano nordoccidentale intorno alle 23:20 di domenica sera, prendendo di mira i siti militari nella regione centrale.
L’attacco ha scatenato un incendio e causato danni materiali vicino alla città di Masyaf, a ovest di Hama, secondo SANA, l’agenzia di stampa ufficiale siriana.
Due fonti di intelligence regionali hanno affermato che un importante centro di ricerca militare situato vicino a Masyaf è stato colpito più volte.
Da parte sua, il ministero dell’Informazione siriano ha affermato che le difese aeree hanno risposto a “un’aggressione che ha preso di mira diversi punti nella regione centrale del paese”, e i media ufficiali siriani hanno affermato che Israele ha lanciato circa 15 attacchi.
Negli ultimi anni, l’aviazione israeliana ha effettuato centinaia di attacchi aerei sulla Siria come parte di quella che viene definita una “campagna per impedire all’Iran di stabilirvi la sua presenza militare”.
Dal 7 ottobre, Israele ha intensificato le sue aggressioni aeree sulla Siria, uccidendo e ferendo decine di persone.
Nell’attacco più importante contro la Siria, dall’inizio della guerra a Gaza, gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato una sede diplomatica iraniana a Damasco, ad aprile.
L’Iran ha lanciato un attacco diretto contro Israele con centinaia di droni e missili, ad aprile, in risposta al bombardamento israeliano del suo consolato.
(Fonti: Quds Press, Quds News, PIC, Telegram).