180 organizzazioni per i diritti umani sollecitano il procuratore della CPI a indagare sui crimini di Israele in Palestina

Ramallah-PIC e MEMO. Oltre 180 coalizioni, organizzazioni e personaggi palestinesi, regionali e internazionali per i diritti umani hanno invitato il procuratore della Corte penale internazionale (CPI), Fatou Bensouda, a indagare su crimini di guerra israeliani e crimini contro l’umanità in Palestina.

In una lettera congiunta al Procuratore della CPI, tali parti hanno espresso il loro sostegno alle conclusioni della Procura presentate alla Camera preliminare della CPI:

“Chiediamo che alla luce del pervasivo clima di impunità, che ha prevalso per oltre cinque decenni nei Territori palestinesi occupati, che gli autori di crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Palestina debbano essere ritenuti responsabili dinanzi al Tribunale penale internazionale”.

Si prevede che Bensouda presenterà alla CPI la sua decisione finale sul fatto che attualmente la Palestina possa essere considerata uno stato.

Il 20 dicembre 2019, dopo quasi cinque anni di esame preliminare, il procuratore della Corte penale internazionale ha presentato alla Camera preliminare una richiesta di pronuncia sulla giurisdizione territoriale della Corte in Palestina indicando che “i crimini di guerra sono stati commessi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est, e la Striscia di Gaza”.

Traduzione per InfoPal di L.P.