19 gruppi ribelli siriani rifiutano i colloqui di Ginevra

Beirut – Afp. Diciannove gruppi islamici che combattono per rovesciare il presidente Bashar Assad hanno respinto a titolo definitivo un’iniziativa di pace USA-Russia per la Siria chiamata Ginevra 2.

“Si comunica che la conferenza di Ginevra 2 non è, e non sarà mai la scelta del nostro popolo o la domanda della nostra rivoluzione”, hanno affermato sabato i gruppi in una dichiarazione letta in un video online da Ahmad Eissa al-Sheikh, capo del Suqur al-Sham.

“Riteniamo che sia solo un’altra parte della cospirazione per togliere di mezzo la nostra rivoluzione e interromperla”.

La dichiarazione ha anche avvertito che chi è andato a tali colloqui avrebbe commesso “tradimento e … dovrà rispondere di questo davanti a nostri tribunali”.

La dichiarazione arriva settimane dopo che decine di grandi gruppi ribelli in tutta la Siria avevano dichiarato che l’ombrello dell’opposizione filo-occidentale che raggruppa la Coalizione Nazionale aveva “fallito”.

I colloqui di Ginevra in programma per il mese prossimo hanno l’obiettivo di portare i rappresentanti dei ribelli e del regime al tavolo delle trattative, nel tentativo di cercare una fine negoziata del conflitto siriano, che, secondo un gruppo di diritti umani, ha provocato oltre 115.000 morti dal momento in cui è scoppiato, nel marzo 2011.

La Coalizione Nazionale si riunirà il 9 novembre per decidere se prendere parte ai colloqui di pace, ma ha dichiarato con enfasi che parteciperà solo se ci sono garanzie che Assad si dimetterà.

Assad, da parte sua, ha affermato che “gli elementi non sono ancora a posto” per tali colloqui, e ha ripetutamente respinto i negoziati con qualsiasi gruppo con legami con i ribelli o con stati esteri.

Tra i firmatari del comunicato di sabato ci sono i potenti gruppi islamici – Liwa al-Tawhid, Ahrar al-Sham, Suqur al-Sham e Ahfad al-Rasul-, che hanno combattuto contro i combattenti affiliati ad al-Qaida in Siria.

Traduzione di Edy Meroli