2 bambini feriti dall’esplosione di ordigni bellici israeliani dell’offensiva del 2014

israel-topperGaza-Ma’an. Mercoledì due bambini palestinesi sono stati feriti dall’esplosione di un ordigno israeliano nella zona orientale della città di Gaza.

Fonti mediche hanno affermato che due bambini sono rimasti feriti da un ordigno israeliano lanciato nell’ultima offensiva contro la Striscia di Gaza e caduto nel quartiere di al-Shujaiyyah.

A settembre, tre persone furono uccise e due ferite da un altro ordigno israeliano inesploso.

Secondo i dati forniti dal Coordinamento umanitario per i Territori palestinese dell’Onu (Ocha), oltre 7.000 ordigni, lancianti dalle forze israeliane durante l’offensiva contro la Striscia, l’estate scorsa, sono rimasti sul terreno, inesplosi.

Sebbene la squadra artificieri della polizia di Gaza stia lavorando alla rimozione degli ordigni per prevenire minacce alla popolazione, la mancanza di un equipaggiamento adeguato, dovuto a sette anni di assedio e alla mancanza di risorse, ostacolano tale lavoro.

Prima della guerra dell’estate del 2014, erano rimasti sul territorio gazawi, proiettili delle precedenti offensive israeliane del 2008-9 e del 2012, costituendo così una grave minaccia per la popolazione.

Un rapporto pubblicato nel 2012 dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani, affermò che 111 civili, 64 dei quali bambini, rimasero feriti da ordigni inesplosi tra il 2009 e il 2012.