Infopal
Sono passati 90 anni dalla dichiarazione di sostegno al progetto sionista di una "homeland" ebraica in Palestina rilasciata da sir Arthur James Balfour davanti al governo britannico.
Era il 2 novembre del 1917. Data nefasta per milioni di Palestinesi: da quella dichiarazione e dalle scelte politiche, dagli eventi storici che ne seguirono, verranno espulsi, privati della patria, segregati, imprigionati, torturati, uccisi, a centinaia di migliaia, a milioni.
Una immane tragedia per un Popolo con una Patria, i Palestinesi e la Palestina, storicamente da loro abitata per secoli, forse millenni.
Una tragedia che non vede all’orizzonte soluzione alcuna, a causa della cecità dell’Occidente che si ostina, per debolezza, per senso di colpa, per calcolo politico, economico, strategico, a sostenere le pressioni delle potenti "Israel lobbies" (si leggano: The Israel Lobby and U.S. Foreign Policy, di John Mearsheimer e Stephen Walt, uscito in queste settimane per la Mondadori; e "Perché ci odiano", di Paolo Barnard, edizioni Bur-Rcs) nella loro negazione di ogni diritto e giustizia verso i Palestinesi, a cui, nel 1948, venne sottratta la Patria.
Testo in inglese e italiano della Dichiarazione Balfour
Foreign Office
2 Novembre 1917Egregio Lord Rotschild,
E’ mio piacere fornirle, in nome del governo di Sua Maestà, la seguente dichiarazione di simpatia per le aspirazioni dell’ebraismo sionista che sono state presentate, e approvate, dal governo.
"Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adoprerà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, ne’ i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni"
Le sarò grato se vorrà portare questa dichiarazione a conoscenza della federazione sionista.Con sinceri saluti
Arthur James Balfour