22 palestinesi uccisi dall’inizio dell’anno

imagesNablus-Quds Press. Secondo il rapporto di un’organizzazione umanitaria che monitora le violazioni israeliane nei Territori occupati, 22 palestinesi sono stati uccisi e altri 2456 sono stati arrestati durante la prima metà del 2015.

Secondo il rapporto, pubblicato dal Centro “Ahrar per gli studi sui prigionieri e sui diritti umani “, 22 cittadini palestinesi sono stati uccisi nel corso delle continue aggressioni da parte dell’occupazione israeliana: tra questi figura anche un prigioniero liberato, ucciso poco la scarcerazione, dopo aver contratto una malattia mentre si trovava nelle carceri israeliane.

Per quanto riguarda gli arresti, il rapporto ha monitorato il fermo, da parte delle autorità israeliane, di 2456 palestinesi nella prima metà di quest’ anno, sottolineando come il numero più alto di arresti si sia registrato a Gerusalemme, con 752 casi, seguita da Hebron, con 538 casi, da Ramallah e al-Birah , con 324 casi nel periodo interessato.

Secondo il rapporto, inviato a Quds Press in data 2 luglio, nella Striscia di Gaza sono stati arrestati  almeno 90 palestinesi: nella maggior parte dei casi, gli arresti sono avvenuti durante il tentativo dei palestinesi di attraversare il filo spinato che circonda i territori occupati nel 1948; altri casi di fermo si sono registrati ai valichi lungo i confini della Striscia di Gaza.

Il rapporto afferma che, tra gli arrestati a Gaza, vi sono 28 pescatori fermati dalle forze di occupazione, che hanno attaccato i pescherecci privati in mare.

Nello stesso contesto, il Centro “ Ahrar” ha osservato come l’occupazione continui a prendere di mira le donne e i bambini palestinesi, in particolare a Gerusalemme e a Hebron: il rapporto ha infatti monitorato l’arresto di almeno 150  donne e di circa 155 minori nella prima metà del 2015.

Traduzione di Federica Pistono