229 arresti politici da parte dalle forze dell’Anp nei primi 10 giorni di luglio

Ramallah–Quds Press. Le statistiche pubblicate dal “comitato delle famiglie dei prigionieri politici” in Cisgiordania rivelano che le forze di sicurezza dell’Autorità palestinese hanno arrestato 229 civili dall’inizio della campagna della scorsa settimana.

In un comunicato giunto in copia a Quds Press venerdì 10 luglio, il comitato ha evidenziato che il numero degli arresti per appartenenza politica in Cisgiordania è salito a 242 dall’inizio del mese di Ramadan, sottolineando che 13 sono stati registrati prima dell’inizio della recente ondata di arresti, il 2 luglio.

Il comitato ha espresso la sua preoccupazione riguardo il perpetrarsi degli arresti politici da parte delle forze di sicurezza dell’Autorità palestinese, che ha colpito centinaia di persone, soprattutto ragazzi, studenti universitari e altri prigionieri nelle carceri israeliane.

Ha inoltre ricordato che il punto massimo di questa campagna, definita “feroce” si è raggiunto a Hebron, dove sono stati arrestati 56 palestinesi, seguita da Nablus con 36 detenuti, e Tulkarem dove il numero degli arresti è arrivato a 27.

25 cittadini sono stati arrestati a Betlemme, a Ramallah e Al Bireh 22, mentre 15 palestinesi sono stati arrestati a Tubas, 16 a Salfit, 12 a Janin, 9 a Qalqilya e altri 6 a Gerico, in aggiunta a 5 gerosolimitani.

Nella dichiarazione, il comitato ha evidenziato che 37 tra gli arrestati erano studenti universitari, di cui 25 provenienti dall’università di “Najah”, altri 6 dal “Palestine Polytechnic” a Hebron, così come 4 dall’università “Khadouri” a Tulkarem e 3 da “Birzeit”.

E’ stato riferito che 12 prigionieri politici hanno indetto uno sciopero della fame dopo essere stati arrestati durante la recente campagna elettorale, unendosi ad altri due prigionieri che avevano già iniziato lo sciopero, mentre si susseguono le notizie riguardo alle torture subite da 3 detenuti nelle carceri delle forze di sicurezza dell’Autorità palestinese.

In questo contesto, la sicurezza dell’Autorità palestinese ha convocato durante la campagna 4 donne palestinesi della famiglia Sway, nella città di Qalqilya, a Nord della Cisgiordania occupata, in seguito all’irruzione nelle case delle loro famiglie.

Traduzione di Giovanna Niro