23 martiri e 46 feriti il risultato delle aggressioni israeliane della settimana

Secondo il consueto rapporto ufficiale dell’osservatorio sulle aggressione israeliane contro i palestinesi,  reso pubblico il 9/8/2006,  nel corso della settimana scorsa 23 cittadini palestinesi sono rimasti uccisi e altri 64 sono stati feriti più o meno gravemente.

Il centro di informazione nazionale palestinese ha comunicato che, nel periodo dal 1° all’8 di agosto, le forze di occupazione hanno arrestato 74 cittadini, e hanno commesso 915 violazioni contro la popolazione palestinese.

Tali violazioni sono rappresentate da spari e bombardamenti dei quartieri abitati, ripetute invasioni delle città e dei villaggi palestinesi, blocchi continui sulle strade e chiusure delle città e dei villaggi, il sequestro dei terreni ed altri tipi di aggressioni.

Il rapporto riferisce che le forze di occupazione sono penetrate 59 volte nel territorio dell’ANP rendendosi responsabili di 133 aggressioni, 44 operazioni di blocco stradale improvviso, durante i quali sono stati istituiti 122 checkpoint. I coloni hanno effettuato due aggressioni, la chiusura delle strade per 353 volte, danneggiamento dei terreni per 9 volte.

Il documento riferisce decine e decine di violazioni del diritto, perquisizioni di case, sequestro di cittadini ai posti di blocco e impedimento al transito verso le frontiere internazionali, oltre la continuazione della costruzione del muro di separazione. 

Dal trattato di Sharm Al-Sheikh sono 49.383 le violazioni registrate, 5169 le sparatorie che hanno provocato 548 martiri e 2867 feriti; le forze di occupazione hanno formato 7668 posti di blocco provvisori, durante i quali sono stati arrestati 7856 cittadini.

I terreni sequestrati dalle forze di occupazione ammontano 38316 dunom (38,316 ettari), oltre alle operazione di sradicamento degli alberi e il danneggiamento dei terreni per 326 volte; i cittadini palestinesi sono stati aggrediti dai coloni per 735 volte.

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