Gerusalemme – Ma’an. Martedì sera sono scoppiati degli scontri ad Abu Dis in seguito al funerale di un palestinese ucciso all’inizio di dicembre, il cui corpo è stato trattenuto dalle autorità israeliane per 26 giorni.
I locali hanno riferito a Ma’an che 24 palestinesi sono stati feriti con proiettili rivestiti di gomma, mentre 19 sono rimasti intossicati dai gas lacrimogeni.
Hani Halbiya, portavoce di un comitato di resistenza popolare, ha riferito che le autorità israeliane hanno consegnato il corpo di Mazin Hasan, di 37 anni, nei pressi del paese di al-Eizariya.
I medici della Mezzaluna Rossa hanno trasferito il corpo al centro medico di Abu Dis, da dove la processione funebre è partita dirigendosi verso la casa della famiglia di Ureiba e poi verso il cimitero locale per la sepoltura.
Un portavoce dell’esercito israeliano non ha informazioni immediate su questi scontri.
Oltre a quello di Ureiba, martedì sera l’esercito ha restituito altri due corpi. I cadaveri dei palestinesi uccisi mentre stavano compiendo attacchi contro israeliani vengono trattenuti in linea con la decisione presa a ottobre dal gabinetto di sicurezza israeliano. Secondo il gruppo per i diritti israeliano Hamoked, questa pratica non veniva usata con tale frequenza fin dalla seconda Intifada.
Ureiba è stato ucciso il 3 dicembre, dopo aver aperto il fuoco contro dei soldati israeliani di stanza nel checkpoint di Hizma, a nord di Gerusalemme. Secondo il rapporto israeliano, un soldato è stato ferito alla mano. Un passante palestinese di 47 anni è stato gravemente ferito dal fuoco israeliano.
Traduzione di F.G.