Vediamo alcuni dati: da ottobre 2015, sono 248 i Palestinesi uccisi dall’esercito israeliano in uno sfoggio di violenza bruta e eccesso di forza. Dall’inizio del 2016, le vittime sono 103. La città di Hebron è particolarmente presa di mira, con 77 morti. La maggior parte sono giovanissimi. Gli attacchi con i coltelli – solo alcuni sono veramente tali – sono il pretesto per fare scempio di vite palestinesi.
I soldati israeliani ai check-point installati nelle città palestinesi fanno tiro al bersaglio contro civili disarmati e per lo più inermi, scaricando interi caricatori su ragazzini, donne, uomini.
Il mondo tace, perché assuefatto alla violenza contro i non-occidentali, cittadini di seconda o terza categoria. Israele ha imposto le proprie menzogne, spacciate come verità assolute, e tutti, a Est come a Ovest, a Nord come a Sud, vi si inchinano ubbidienti.
Il gigante Golia è diventato uno psycho-robo-killer. La fionda di Davide è solo un simbolo di resilienza e coraggio. La Storia, quella vera, si è ribaltata.