I 25 prigionieri, detenuti nel carcere di Etzion, nei pressi di Betlemme, due settimane fa hanno iniziato ad astenersi dal cibo. Essi denunciano la situazione di privazione e mancanza di diritti in cui sono costretti: carcere sovraffollato, 30 minuti di “aria” contro l’ora prevista, pasti non sufficienti per tutti i reclusi, confino solitario, violenze, e altro ancora.
L’associazione per i Prigionieri, Addameer, ieri ha reso noto che Akram al-Rekhawi, malato di diabete, in sciopero della fame da due mesi, è in imminente pericolo di morte, e che le autorità carcerarie di Ramle gli negano le visite di medici indipendenti.
Un altro prigioniero, Samer al-Barq, si trova al 39° giorno di sciopero della fame e le sue condizioni di salute stanno peggiorando.
Addameer ha anche informato che le condizioni del calciatore palestinese Mahmoud al-Sarsak, che ha terminato uno sciopero della fame durato 90 giorni, stanno migliorando: attualmente pesa circa 58 chili ed è sottoposto a visite mediche regolari nell’ospedale Assaf Harofeh, ma è ancora rinchiuso nell’infermeria del carcere di Ramle.