250 Palestinesi gazawi alla preghiera del venerdì ad Al-Aqsa

385835CGaza-Ma’an. Venerdì 250 Palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza assediata si sono  diretti per pregare alla moschea di al Al-Aqsa nella città vecchia di Gerusalemme Est occupata, passando dal valico di Erez, nel nord della Striscia di Gaza.

Fonti dell’ufficio di collegamento palestinese hanno detto a Ma’an che 250 fedeli di un’età superiore ai 50 anni erano partiti la mattina presto per partecipare alla preghiera del venerdì nella moschea, e  tornare subito nella Striscia di Gaza.

Mentre le autorità israeliane hanno in genere consentito a 300 Palestinesi anziani del piccolo territorio palestinese di recarsi ad Al-Aqsa ogni venerdì, il numero è stato ridotto a 250 nel mese di luglio dopo che le autorità israeliane hanno accusato Hamas e altri gruppi di abuso di permessi per attraversare.

Un portavoce per il Coordinamento delle Attività di Governo nei Territori (COGAT), l’agenzia israeliana responsabile delle politiche di Israele nei Territori Palestinesi Occupati, aveva dichiarato a Ma’an che la decisione continuerà a essere rivista “secondo la condotta dei Palestinesi e la loro scelta di rispettare gli accordi con Israele”.

La visita dei Palestinesi anziani di Gaza era stata realizzata quale parte di un accordo per il cessate il fuoco che ha concluso  l’offensiva del 2014 di Israele contro l’enclave assediata. Tuttavia, a causa di problemi di sicurezza di Israele e delle vacanze ebraiche, le visite sono state spesso interrotte da quando sono state introdotte.

La Moschea di Al-Aqsa, il terzo luogo più sacro per l’Islam, si trova a Gerusalemme Est, parte dei Territori Palestinesi riconosciuti internazionalmente  e occupati dall’esercito israeliano da quasi 50 anni.

E’ anche venerato come luogo più sacro dell’ebraismo, in quanto si trova dove gli ebrei credono che sorgesse il primo e il secondo tempio. Il secondo tempio fu distrutto dai Romani nel 70  d.C., e alcuni estremisti ebrei hanno chiesto la distruzione della moschea di Al-Aqsa per costruire un terzo tempio al suo posto.

La maggioranza degli 1,8 milioni di Palestinesi della Striscia di Gaza sono inchiodati nell’enclave costiera a causa di un blocco militare che dura da un decennio imposto da Israele e supportato dall’Egitto lungo il confine meridionale.

Traduzione di Edy Meroli