2511 palestinesi uccisi in Siria dall’inizio della guerra civile

DSC_0363Damasco-Quds PressDati pubblicati da militanti palestinesi in Siria, hanno rivelato che il numero delle vittime palestinesi nel Paese è salito a 2511 dall’inizio della guerra civile, dopo l’uccisione di un profugo palestinese in data 10 ottobre, durante il bombardamento del campo profughi palestinese di Dera‘a, nel sud.

In un comunicato stampa ricevuto da Quds Press in data 11 ottobre, il “Gruppo di lavoro per i palestinesi in Siria” ha dichiarato che il campo profughi di Dera‘a è stato sottoposto a violenti bombardamenti che hanno portato alla morte di uno dei suoi abitanti e prodotto danni significativi alle case dei civili, sottolineando come la regione meridionale della Siria sia stata testimone di scontri e pesanti bombardamenti, la cui intensità è aumentata negli ultimi giorni.

Il “Gruppo di lavoro” ha osservato che il campo soffre di una grave carenza di servizi sanitari e di servizi di base, in seguito alla distruzione di vaste aree del campo stesso, cui si aggiunge la distruzione delle infrastrutture dovuta ai violenti bombardamenti che lo hanno colpito negli ultimi mesi.

Il “Gruppo di lavoro” ha notato, quindi, come gli abitanti lamentino il mancato arrivo dei soccorsi, specialmente degli aiuti dell’Agenzia UNRWA al campo, e il mancato arrivo dei prodotti alimentari essenziali per la popolazione. La situazione di tensione permanente ha spinto inoltre molte famiglie a fuggire dal campo verso le zone e  paesi limitrofi.

Il “Gruppo di lavoro” ha poi preso atto dei nuovi bombardamenti dell’11 ottobre sul campo profughi di Yarmuk, a sud di Damasco, preso di mira dalle bombe in diverse zone, con danni materiali alle proprietà: tra i danni si registrano l’interruzione dell’acqua corrente alle case del campo e l’interruzione, per il secondo mese, dell’energia elettrica, con il conseguente aggravarsi dei problemi di salute e di sopravvivenza al suo interno.

Il “Gruppo di lavoro” ha infine sottolineato come la popolazione del campo di Khan al-Shaykh sia sottoposta alla continua interruzione di tutte le strade che collegano il campo stesso con il centro della città, a causa degli scontri e dei continui bombardamenti  che si svolgono nelle aree circostanti, fatto che costringe la gente a prendere la strada Zakiyya- Khan al-Shayh, nonostante sia molto pericolosa.

Traduzione di Federica Pistono