267 Palestinesi uccisi dall’inizio della Grande Marcia del Ritorno

Gaza-Quds Press. Il Centro per i diritti umani a Gaza, al-Mizan, ha rivelato che dall’inizio della Grande Marcia del Ritorno e per la Rottura dell’assedio a Gaza,  il 30 marzo dell’anno scorso, e fino a venerdì, 267 palestinesi sono stati uccisi; mentre il numero dei feriti è arrivato a 14.673.

Il centro ha dichiarato in un comunicato stampa che tra i 267 palestinesi uccisi ci sono 43 minorenni, due donne, otto disabili, tre soccorritori e due giornalisti. Inoltre, le autorità di occupazione continuano a detenere le salme di 11 palestinesi uccisi.

Per quanto riguarda i feriti, il Centro per i diritti umani ha chiarito che dall’inizio della Marcia sono stati registrati 14.673 feriti, tra cui 3128 minorenni, 653 donne, 171 soccorritori e 148 giornalisti.

Al-Mizan ha denunciato con forza il comportamento delle truppe di occupazione che prendono di mira i partecipanti alla Grande Marcia, soprattutto i bambini e le donne;  la loro insistenza a perseguitare i membri delle squadre mediche ed i giornalisti “nonostante i loro distintivi”, e a ferire i civili deliberatamente, senza prestare attenzione alle norme sancite dalla legge internazionale, e ai diritti umani.

Il centro ha affermato che il silenzio della comunità internazionale, che tralascia i propri obblighi legali basati sulla IV convenzione di Ginevra e che chiude gli occhi davanti alle violazioni della legge internazionale e dei diritti umani – commesse da parte delle forze di occupazione israeliane verso gli abitanti dei Territori palestinesi -, incoraggia le autorità israeliane a proseguire gli atti di omicidio, senza avere il minimo timore di essere perseguite.

Il centro ha invitato la comunità internazionale a intraprendere un’azione  immediata per mettere fine alle violazioni gravi e sistematiche commesse dalle truppe israeliane; a porre termine all’immunità di cui godono le forze e i generali israeliani; a perseguire tutti coloro che sono coinvolti in tali trasgressioni, ritenendo che ciò rappresenti l’unico metodo per garantire il rispetto delle norme internazionali, e per una realizzazione della giustizia in questa regione del mondo.

Il centro per i diritti umani ha sottolineato l’urgenza di porre fine all’assedio su Gaza, che rappresenta una trasgressione grave della legge internazionale che porta al continuo deterioramento delle condizioni umane e dei diritti umani.

Venerdì scorso, durante la loro partecipazione alla Grande Marcia per il Ritorno e la Rottura dell’assedio, un ragazzo palestinese è stato ucciso, mentre altri 41 palestinesi sono rimasti feriti dai proiettili dell’occupazione israeliana ai confini orientali della Striscia di Gaza.

Traduzione per InfoPal di Heba Soliman