27 settembre 2000: la “passeggiata” di Ariel Sharon a al-Aqsa

sharon_aqsa_2Tra due giorni, il 27 settembre, ricorre un triste anniversario, quello della profanazione della moschea di al-Aqsa, tanto cara ai fedeli musulmani in occasione della passeggiata di Ariel Sharon, ex premier del governo israeliano quando, il 27 settembre del 2000, si tentò di assaltarla.

In quell’episodio ci furono decine di martiri e centinaia di feriti. Il sangue da essi versato portò allo scoppio dell’Intifada al-Aqsa durante la quale il popolo palestinese dimostrò al mondo intero il livello della propria determinazione e la nobiltà dei propri diritti.

Quello che sta succedendo oggi, vale a dire i vari tentativi sionisti di assaltare la moschea di al-Aqsa, ricalca ciò che accadde ai danni della moschea al-Ibrahimi, a Hebron, gesto che incendiò la regione, provocando l’ira di arabi e musulmani.

Tra gli aspetti più devastanti di questa realtà c’è l’attuale volontà dei sionisti di trascinare alcuni palestinesi in accordi segreti, nonostante vent’anni di fallimenti effetto di quella creatura mostruosa generata da Oslo nel 1993.

Il ricordo del 27 settembre 2000 è per noi un anniversario della collera e alla Nazione Islamica sparsa nel mondo, al mondo intero, chiediamo di attivarsi con ogni mezzo a disposizione: cultura, mass media e risorse economiche.

Ciò a cui è sottoposta oggi Gerusalemme è un oltraggio, ed essa si aspetta qualcosa da tutti noi.

Saranno testimonianza di fede in Dio la nostra azione e il nostro sostegno ad essa e alla sua gente, così irremovibile contro l’oltraggio sionista della sua “ebraicizzazione”.

Roma, 25, Settembre, 2013

Associazione dei Palestinesi in Italia (Api)