30 prigionieri in detenzione amministrativa continuano lo sciopero della fame

Ramallah-PIC e Quds Press. Per il sesto giorno consecutivo, 30 prigionieri palestinesi hanno continuato venerdì il loro sciopero della fame a tempo indeterminato per protestare contro la loro detenzione amministrativa.

I prigionieri in sciopero, che sono affiliati al Fronte popolare per la liberazione della Palestina, hanno chiesto la fine della detenzione amministrativa israeliana, senza accusa né processo.

Ci si aspetta che altri prigionieri si uniscano ai compagni in sciopero.

I prigionieri hanno anche annunciato il boicottaggio di tutte le procedure giudiziarie relative alla loro detenzione amministrativa.

28 prigionieri in sciopero della fame sono detenuti nella prigione di Ofer, mentre altri due sono rinchiusi nelle prigioni del Negev e di Hadarim.

In una nota, il Club dei prigionieri ha affermato che i detenuti amministrativi sono 780 (su un totale di circa 4.650 prigionieri), tra i quali sei minorenni e due donne, e che la maggior parte di loro si trova nelle carceri del Negev e di Ofer.
Dal 2015 ad oggi, le autorità di occupazione hanno emesso più di 9500 ordini di detenzione amministrativa e 1365 dall’inizio di quest’anno, 272 dei quali ad agosto.

Il Club ha aggiunto che, dalla fine del 2011 ad ora, i prigionieri e i detenuti amministrativi hanno effettuato più di 400 scioperi individuali, la maggior parte dei quali contro la detenzione amministrativa.

La detenzione amministrativa (custodia cautelare) è una prigionia senza accusa né processo. Si basa su un fascicolo segreto a cui né il detenuto né il suo avvocato hanno accesso. Un ordine di custodia cautelare può essere rinnovato illimitatamente, di sei mesi in sei mesi.

Da decenni, Israele utilizza la politica della detenzione amministrativa per incarcerare palestinesi per motivi politici.