In un comunicato stampa diffuso mercoledì 23 agosto, la Società ha spiegato che le IOA hanno arrestato 800 giovani, principalmente di Gerusalemme, molti dei quali sono stati rilasciati successivamente e messi agli arresti domiciliari, tenendoli così lontani dalle scuole.
Oltre alla deprivazione dell’istruzione per diversi periodi di tempo, i ragazzi sono soggetti a torture di vario tipo, comprese le percosse e la deprivazione di cibo e acqua, minacce, e abusi e stress durante tutto il periodo di detenzione. Durante l’arresto alcuni vengono colpiti di proiettili e resi disabili permanenti.
La società ha anche sottolineato che il deprivare i minorenni prigionieri del loro diritto all’istruzione è contrario a molte leggi internazionali. Ha poi reiterato l’appello alle organizzazioni per i diritti umani, soprattutto all’UNICEF, affinché esercitino pressioni per proteggere i bambini e ragazzi palestinesi.