300 nomi di fama internazionale: il trasferimento forzato dei beduini da parte di Israele è un crimine di guerra

Gerusalemme-PIC e MEMO. Oltre 300 politici eletti, giuristi, accademici, artisti, leader religiosi e attivisti di tutto il mondo hanno pubblicato una lettera aperta per esprimere la loro opposizione contro il piano di Israele di trasferire con la forza migliaia di Palestinesi che vivono nelle comunità agro-pastorali della Cisgiordania occupata.

La lettera si concentra soprattutto su Khan al-Ahmar, una comunità in imminente pericolo di demolizione e di trasferimento forzato.

Secondo il centro per i diritti umani B’Tselem, i firmatari comprendono 90 membri del parlamento, molti dei quali dei parlamenti dell’UE e del Regno Unito. Altri firmatari importanti sono la drammaturga Eve Ensler; i registi Ken Loach, Amos Gitai, Costa-Gavras e Aki Kaurismäki; gli artisti Marlene Dumas e Ai Weiwei; gli autori Alice Walker, Assaf Gavron e Iris Leal; il coreografo Ohad Naharin; il designer industriale Ron Arad; gli accademici Noam Chomsky e Judith Butler; i musicisti Peter Gabriel, Roger Waters e i membri del Mashrou Leila.

La lettera afferma: “Il trasferimento forzato – mediante la forza fisica diretta o creando un ambiente coercitivo che porti  i residenti ad abbandonare le loro case – è un crimine di guerra”.

Continua a dettagliare le misure adottate da Israele per creare questo ambiente coercitivo, tra cui “non permettere di costruire nuovi edifici pubblici o privati, essere collegati a reti idriche o elettriche, aprire strade di accesso. Quando, in assenza di qualsiasi alternativa, i residenti costruiscono senza permesso, devono affrontare una demolizione minacciata – o effettiva – e la confisca delle dotazioni essenziali”.

La lettera contesta i tentativi di Israele di relegare queste politiche a semplice questione di forze dell’ordine, definendole false poiché “la politica di pianificazione di Israele in Cisgiordania impedisce ai Palestinesi di ricevere i permessi richiesti”.

La lettera chiarisce che tutte le persone responsabili di questo crimine di guerra hanno una responsabilità personale per questo. Questo include il Primo Ministro israeliano e il ministro della Difesa, anche i Tribunali dell’Alta Corte, la cui recente decisione di approvare la demolizione della comunità di Khan al-Ahmar li ha coinvolti “in quello che è a dir poco un crimine di guerra, non importa quanto il formalismo giuridico si sia attivato nel tentativo di scusare l’imperdonabile”.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli