3000 coloni invadono la moschea Ibrahimi a Hebron

Memo. Domenica, circa 3.000 coloni israeliani hanno invaso i cortili della Moschea Ibrahimi a Hebron, con il pretesto di celebrare le festività e il nuovo anno ebraico, che inizia giovedì.

Il sito di notizie israeliano 0404 ha riferito di una massiccia presenza dell’esercito nell’area, per consentire ai coloni di pregare nel sito santo musulmano.

Non sono stati segnalati incidenti e “la preghiera si è svolta in modo pacifico”, secondo il sito.

La moschea, ritenuta il luogo di sepoltura del profeta Ibrahim (Abramo), è sacro sia per i musulmani che per gli ebrei ed è da decenni luogo di forti tensioni.

Il sito è diviso in una sinagoga – noto agli ebrei come la Grotta dei Patriarchi – e in una moschea, dopo che il colonizzatore israeliano, Baruch Goldstein, massacrò 29 palestinesi all’interno della moschea, nel 1994.

La moschea Ibrahimi e la città vecchia di Hebron sono sottoposte a continue violazioni israeliane: l’area è circondata da insediamenti illegali abitati da circa 500.000 coloni estremisti.