Il sito di notizie israeliano 0404 ha riferito di una massiccia presenza dell’esercito nell’area, per consentire ai coloni di pregare nel sito santo musulmano.
Non sono stati segnalati incidenti e “la preghiera si è svolta in modo pacifico”, secondo il sito.
La moschea, ritenuta il luogo di sepoltura del profeta Ibrahim (Abramo), è sacro sia per i musulmani che per gli ebrei ed è da decenni luogo di forti tensioni.
Il sito è diviso in una sinagoga – noto agli ebrei come la Grotta dei Patriarchi – e in una moschea, dopo che il colonizzatore israeliano, Baruch Goldstein, massacrò 29 palestinesi all’interno della moschea, nel 1994.
La moschea Ibrahimi e la città vecchia di Hebron sono sottoposte a continue violazioni israeliane: l’area è circondata da insediamenti illegali abitati da circa 500.000 coloni estremisti.