32 Palestinesi rapiti dall’esercito israeliano, compresi due bambini, tra Gerusalemme e la Cisgiordania

12195986_10154345558695760_2589377921417972452_nCisgiordania-Imemc, Ma’an e agenzie. Tra martedì sera e mercoledì mattina,32 Palestinesi, compresi bambini e adolescenti, e una donna, sono stati rapiti dai soldati israeliani a Gerusalemme, Qabatia, Ramallah, Jenin, Nablus, Hebron.

Ramallah, diversi veicoli hanno invaso la cittadina di Silwad, e rapito sei cittadini.

Il centro di Informazioni di Wadi Hilweh a Silwanic, a Gerusalemme, ha dichiarato che decine di soldati hanno invaso i sobborghi della cittadina e hanno rapito 13 cittadini, tra cui Omar Ramzi Za’anin, Mohammad Abdul-Rauf Jaber, 17 anni, Mohammad Ali ar-Razem, 17, e un bambino, ‘Abboud Khaled, residente nella Città Vecchia.

La polizia israeliana ha rilasciato due bambini, Amir Mahmoud Abbassi, 8 anni, e Mohammad Abdullah Shweiki, 8, sequestrati ieri e interrogati per ore per aver “lanciato pietre contro i soldati”.

Le famiglie di Amir e Mohammad hanno raccontato al Centro Wadi Hilweh che i soldati li avevano rapiti martedì, mentre tornavano a casa, e hanno lanciato bombe acustiche sui residenti che cercavano di impedire tale aggressione.

La legge israeliana proibisce la detenzione di bambini minori di 12 anni, ma questo non vale, evidentemente, per i Palestinesi. L’avvocato è riuscito a farli liberare, ma dovranno tornare alla stazione di polizia per altri interrogatori.

La Società per i Prigionieri palestinesi (PPS) ha dichiarato che 10 cittadini, tra cui 3 ragazzini, sono stati arrestati a Hebron, dopo invasioni militari e perquisizioni violente delle abitazioni.