Dopo l’assassinio di Ja’bari, allerta generale in Israele per timore di rappresaglie della resistenza

InfoPal. Bombardano, massacrano, fanno a pezzi bambini e comandanti militari palestinesi e poi corrono a dichiarare lo “stato di allerta generale”. Israele è l’emblema dell’impunità criminale e dell’irrazionalità patologica.

Dopo l’attacco aereo di mercoledì pomeriggio, che ha assassinato il comandante delle brigate al-Qassam, la polizia israeliana ha annunciato di aver “alzato il livello di allerta” nella regione meridionale dei territori palestinesi occupati nel 1948, temendo una reazione da parte delle fazioni della resistenza palestinese nella Striscia di Gaza.

In una dichiarazione rilasciata mercoledì sera, la polizia israeliana fa sapere che “nel contesto dei recenti sviluppi che hanno avuto luogo nella Striscia di Gaza, dopo l’uccisione di un leader di Hamas, e l’attesa di granate e razzi a propulsione verso le aree del distretto meridionale, è stato diffuso lo stato di allerta”.

Alti ufficiali e funzionari di polizia e personale di soccorso e di emergenza sono in allarme.