436 mila case distrutte a Gaza: ci vorranno 50 miliardi dollari per ricostruirle

Gaza – MEMO. Circa il 92% delle abitazioni nella Striscia di Gaza, pari a circa 436 mila case, sono state distrutte o danneggiate a seguito dell’aggressione israeliana all’enclave, mentre il 90% dei cittadini è stato sfollato, ha dichiarato lunedì l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA).

Il rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in Palestina, il dottor Rik Peeperkorn, ha dichiarato: “Il cessate il fuoco a Gaza porta speranza, ma ci attendono sfide immense”.

“Affrontare le enormi necessità e ripristinare il sistema sanitario sarà un compito estremamente complesso e impegnativo, data l’entità della distruzione, la complessità operativa e i vincoli coinvolti”.

Dall’aggressione israeliana a Gaza del 7 ottobre 2023, i bombardamenti israeliani sulla Striscia assediata hanno causato una “quantità di distruzione senza precedenti nella storia moderna”, secondo un rapporto delle Nazioni Unite.

Secondo le stime delle Nazioni Unite, il costo totale della ricostruzione di ciò che è stato distrutto dalla guerra ammonta a 40 miliardi di dollari, con circa 37 milioni di tonnellate di macerie nella Striscia e più del 70% del totale delle abitazioni di Gaza danneggiate o distrutte.

Le Nazioni Unite hanno confermato che la distruzione nella Striscia palestinese è enorme e spaventosa e che i settori dell’istruzione e della sanità sono stati quasi completamente distrutti.

Secondo l’ultima valutazione dei danni condotta dal Centro satellitare delle Nazioni Unite (UNOSAT), al 1° dicembre 2024, circa il 69% degli edifici della Striscia è stato danneggiato o distrutto, per un totale di 170.812 edifici.

Sulla base dell’analisi satellitare, i ricercatori statunitensi Corey Scher e Jamon Van Den Hoek hanno contato 172.015 edifici danneggiati o distrutti a Gaza l’11 gennaio, pari al 59,8% degli edifici della Striscia.

Combinando i dati di UNOSAT e del database geografico OpenStreetMap si evince che oltre l’83% delle moschee di Gaza sono state danneggiate o distrutte.

Anche le scuole di Gaza, utilizzate fin dall’inizio della guerra come rifugi per gli sfollati, comprese quelle delle Nazioni Unite, hanno pagato un prezzo pesante alla guerra.