La pulizia etnica israeliana nei confronti dei Palestinesi continua…
Cronologia della Naksa. La Guerra dei 6 giorni.
1966
13 novembre – Ha luogo il più grave incidente dalla guerra del 1956: Israele attacca il villaggio palestinese di al-Samua, a sud di Hebron, in Cisgiordania. I morti sono 18, i feriti 50 e 125 case rase al suolo.
25 novembre – Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU adotta una risoluzione che condanna Israele per l'attacco di al-Samua.
1967
Grave tensione in tutto il Medio-Oriente, Egitto e Siria denunciano pubblicamente i preparativi militari di Israele. Il leader egiziano Nasser dichiara di voler chiudere il Canale di Suez alle navi che riforniscono Israele.
maggio – Il Cairo chiede il ritiro delle truppe ONU, occupa le zone smilitarizzate nel '57 e blocca il golfo di Aqaba. A fine maggio Iraq e Giordania entrano a far parte del patto militare siriano-egiziano.
Con il pretesto di difendersi dall'accerchiamento arabo, Israele lancia un fulmineo attacco, reagisce con una guerra lampo, passata alla storia come “guerra dei sei giorni”.
5 giugno – Alle ore sette l'aviazione israeliana entra in azione distruggendo a terra il 90% dell'aviazione di tutti i paesi arabi.
10 giugno – Israele ha già completato l'occupazione del Sinai egiziano, della Striscia di Gaza, delle alture del Golan siriane, della Cisgiodania e di Gerusalemme araba.
28 giugno – Israele decide il passaggio di Gerusalemme Est sotto la legislazione, la giurisdizione e l'amministrazione israeliana.
8 agosto – Viene indetto uno sciopero generale di massa della popolazione araba di Gerusalemme contro l'annessione.
22 novembre – Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU vota la risoluzione 242, che chiede il ritiro di Israele dai Territori Occupati, il rispetto di confini sicuri e la soluzione del dramma dei profughi.
11 dicembre – Nasce ad Amman il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.
Un mese dopo la guerra, i profughi palestinesi sono già 100mila, ma diventeranno in breve 300mila, perché Israele inizia subito la politica di insediamento dei coloni.