46.000 studenti rifugiati tornano nelle scuole dell’UNRWA

Imemc e agenzie. La settimana di fine agosto, 46.000 ragazze e ragazzi rifugiati hanno iniziato l’anno scolastico 2019-2020 in 96 scuole gestite dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est.

Gli studenti della Silwan Girls’ School di Gerusalemme Est erano particolarmente entusiasti di tornare a scuola, non solo per vedere i loro amici, ma anche perché la loro scuola, come molte altre, è stata ristrutturata e rimodernata durante le vacanze estive, grazie al sostegno del Fondo saudita per lo Sviluppo.

“L’inizio del nuovo anno scolastico a Silwan ha costituito un momento importante per una comunità di rifugiati palestinesi che altrimenti avrebbe visto poche speranze all’orizzonte. Le attività dell’UNRWA fungono da punto di ancoraggio e forniscono una certa stabilità nella loro vita”, ha dichiarato il commissario generale dell’UNRWA Pierre Krähenbühl, che il 30 agosto si è unito agli studenti della Silwan Girls’ School.

“L’istruzione è il punto focale del mandato dell’UNRWA e i bambini che ho incontrato oggi mi hanno ricordato maggiormente quanto questo investimento sia più che mai indispensabile”.

Molti studenti, compresi quelli che vivono nella zona di Silwan, assistono regolarmente a scontri con le forze di sicurezza e a tensioni per la crescente presenza dei coloni e delle loro organizzazioni, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa WAFA.

Krähenbühl ha dichiarato: “Ogniqualvolta si fa visita a una scuola dell’UNRWA in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, si rimane particolarmente colpiti dall’impegno dei rifugiati palestinesi nei confronti dell’istruzione e dell’acquisizione di conoscenze.

“Nonostante le considerevoli avversità che affrontano, molti studenti ottengono ottimi risultati e dimostrano grande coraggio nel voler apprendere. Le loro famiglie ne sono orgogliose e noi siamo veramente impressionati dalla loro determinazione. La nostra riconoscenza va, inoltre, ai presidi delle scuole dell’UNRWA, come anche agli insegnanti, ai consulenti e a molti altri che hanno lavorato duramente per preparare il nuovo anno scolastico e per garantire che le nostre scuole rimangano aperte”.

(Foto d’archivio)

Traduzione per InfoPal di Rachele Manna