4600 palestinesi, uomini, donne e bambini nelle carceri israeliane

Memo. Il ricercatore palestinese ‘Abdel Nasser Farawna ha rivelato che Israele detiene 4.600 palestinesi, sparsi in 17 delle sue prigioni. Lo specialista negli affari delle detenzioni in Israele ha affermato che l’83 per cento dei detenuti provengono dalla Cisgiordania, il dieci per cento dalla Striscia di Gaza e il resto proviene dai territori palestinesi del 1948 (l’odierno Israele). 

Secondo Farawna, tra i detenuti ci sono 182 bambini, 11 donne, 184 detenuti amministrativi, 13 membri eletti del Consiglio legislativo palestinese e tre ex ministri. Oltre a decine di accademici, politici e tecnici. 

Il ricercatore ha riferito che circa 1.200 prigionieri hanno problemi di salute, per i quali vengono negate le cure mediche, compresi 20 detenuti nell’ospedale di al-Ramle. Farawna ha aggiunto che 18 detenuti sono affetti dal cancro e 85 sono disabili. Le condizioni dei detenuti ricoverati nell’ospedale di Ramle sono state oggetto di molte denunce. 

Tra i prigionieri, più di un centinaio si trovava in carcere ancor prima della firma degli accordi di Oslo, nel 1994. 531 scontano almeno una condanna all’ergastolo, cui più di 70 sono in carcere da oltre 20 anni e 23 sono dietro alle sbarre da 25 o più anni. 

Ayman al-Sharawna è in sciopero della fame da 172 giorni e Samer al-‘Issawi da 142, le loro proteste hanno avuto poca pubblicità, nonostante, un mese fa, almeno altri quattro detenuti hanno aderito allo sciopero della fame. Tutti protestano contro la loro detenzione amministrativa. 

Abdel Nasser Farawna, egli stesso è un ex detenuto, ha esortato tutte le organizzazioni per i diritti umani ad agire per salvare la vita dei prigionieri in sciopero della fame e risolvere il problema dei prigionieri politici palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.