Days of Palestine e Imemc. Durante il corso del 2015, le forze di occupazione israeliane hanno distrutto circa 478 strutture palestinesi, comprese case, cliniche e siti storici.
Un centro di ricerca affiliato all’OLP ha documentato le demolizioni in Cisgiordania e Gerusalemme Est.
Abdullah al-Horani, del Centro di ricerca e documentazione, ha affermato che tra le strutture distrutte dalle forze israeliane ci sono 247 abitazioni.
“Le autorità israeliane distruggono le abitazioni con pretesti diversi”, ha spiegato l’avvocato Hanna Issa.
“Questi includono ragioni di sicurezza, mancanza di licenze edilizie, costruzione vicino a insediamenti o nei pressi di strade di accesso agli insediamenti, costruzione su terre dello stato o in aree verdi”.
Secondo il rapporto, la politica israeliana di distruzione delle abitazioni, delle strutture commerciali, agricole e industriali, lo sradicamento dei cittadini dalle loro case e la distruzione di fattorie è considerata “pulizia etnica dei Palestinesi dalla loro terra”.
Tale politica è usata dall’occupazione israeliana come punizione collettiva durante l’attuale sollevazione popolare, o Intifada di Gerusalemme, scoppiata a ottobre.