48 ore di incursioni israeliane a città e villaggi della West Bank. 16 gli arrestati.

Le truppe di occupazione continuano le incursioni e gli assalti contro i palestinesi e le loro istituzioni. Nelle ultime 48 ore, più di 16 cittadini sono stati arrestati, secondo quanto comunicato da fonti palestinesi e israeliane.

Ieri mattina, 9 persone sono state arrestate in varie zone della West Bank con l’accusa di essere affiliate a Hamas, Fatah e al Jihad islamico.

Nel nord della West Bank, truppe israeliane hanno assaltato il campo profughi di Balata, la città di Nablus e quella di Asira Ash-Shamaleyya.

I militari israeliani hanno anche collocato un blocco stradale tra i villaggi di Kafr Tholoth e Azzoun, vicino a Qalqiliya, hanno fermato i veicoli palestinesi e perquisito i passeggeri.

I militari, questa mattina, hanno assaltato Tulkarem e razziato parecchie case. Elicotteri militari hanno sorvolato la città, mentre posti di blocco sono stati collocati tutt’intorno. Alcuni cittadini del villaggi di Allar sono stati arrestati nella notte.

Ieri mattina, i soldati israeliani hanno attaccato il campo profughi di Duhaisha, facendo irruzione in numerose case e arrestando un cittadino.

Mercoledì notte, truppe israeliane hanno assaltato il quartier generale del Comitato della Zakat (carità palestinese) nel villaggo di Ar-Ram, vicino a Gerusalemme, dove hanno confiscato file e computer.

Il presidente del "Buraq Research center", nel campo profughi di Qalandiya, è stato arrestato ieri mattina, due giorni dopo il suo rilascio da otto mesi di detenzione amministrativa.

4 palestinesi del villaggio di Shoyoukh, a est di Hebron, sono stati arrestati, sempre ieri mattina.

Questa mattina, il villaggio di Deir Ghasasna, a nord di Ramallah, è stato assaltato da truppe israeliane che hanno sparato alla cieca e fatto irruzione nelle case. Fonti locali hanno raccontato che pattuglie militari hanno seminato il terrore tra la popolazione sparando mitragliate e lanciando granate per le strade.

Altre truppe hanno assaltato il villaggio di Ain al-Beida, nella valle del Giordano, dove hanno imposto il coprifuoco, fatto irruzione in alcune abitazioni e arrestato un certo numero di ragazzi.

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