Muhammad Castero, 52 anni,uno degli inquilini dell’edificio, ha raccontato a Wafa che cinquanta giorni fa, Israele emise un ordine di demolizione dell’abitazione, con la giustificazione solita di “mancanza di permesso edilizio”.
La casa, che ospitava quattro famiglie, fu costruita sei anni fa.
Secondo i rapporti pubblicati da B’Tselem, tra il 2004 e il 2012, le forze di occupazione israeliana distrussero 412 unità abitative a Gerusalemme Est, lasciando 1.636 palestinesi senza tetto.
Il pretesto solitamente addotto dalle autorità di occupazione è l’assenza di permessi edilizi, ma tali autorizzazioni, nel 95 per cento dei casi non vengono mai concesse. A fronte di ciò, com’è noto, cresce esponenzialmente l’espansionismo coloniale ebraico.
Tale situazione è un’evidente prova della pulizia etnica di Gerusalemme e del resto della Palestina, tuttora in corso.
(Foto: http://www.demotix.com/news/6479/house-demolition-beit-hanina-east-jerusalem)