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Tulkarm. L’esercito di occupazione israeliano ha dichiarato questa mattina che le sue forze hanno ucciso cinque combattenti della resistenza palestinese a Tulkarm durante la sua operazione di aggressioni di massa in Cisgiordania, che è entrata nel suo secondo giorno.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato che le forze israeliane, con l’aiuto della polizia e dell’agenzia di sicurezza Shin Bet, hanno ucciso cinque uomini armati all’interno di una moschea nella città di Tulkarm in Cisgiordania, durante la notte.
Tra gli uccisi c’era Mohamed Jaber, noto come Abu Shujaa, il comandante della Brigata Nur Shams che è affiliata all’ala armata del Jihad islamico.
Non c’è stata alcuna conferma palestinese in merito alle affermazioni israeliane.
Nel frattempo, Majd Dawud, uno studente universitario di 21 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dai soldati di occupazione israeliani durante il loro attacco nel campo di Nur Shams. Il suo corpo è stato poi preso dalle forze di occupazione mentre alle squadre mediche è stato impedito di entrare nel campo per curare i feriti.
Anche le forze speciali israeliane si sono infiltrate nel campo e hanno rapito Mohamed Qassass dopo avergli sparato, sostenendo che era ricercato.
A Jenin, il ministero della Salute ha annunciato che Firas Alaqimah, 35 anni, è morto per una ferita da arma da fuoco riportata durante l’attacco militare israeliano nella città.
L’esercito di occupazione israeliano ha lanciato ieri la sua più grande offensiva in Cisgiordania in due decenni. L’operazione, che ha coinvolto due brigate dell’esercito, elicotteri, droni e bulldozer, ha preso di mira le città di Jenin, Tulkarm e Tubas.
Secondo il ministero della Salute palestinese e fonti mediche, 17 palestinesi sono stati uccisi dalle forze di occupazione israeliane dall’inizio dell’operazione militare israeliana in corso nelle città di Jenin, Tubas e Tulkarm, in Cisgiordania occupata, in quello che si dice sia il più grande assalto di Israele negli ultimi 20 anni.
(Fonti: PIC, MEMO, Quds News).