500 minori palestinesi arrestati da Israele ogni anno

Ramallah – InfoPal. L'organizzazione palestinese per i diritti umani in difesa dei prigionieri interviene a proposito delle detenzioni dei minori palestinesi.

“Arresti e uccisioni di minori sono politiche israeliane sistematiche in violazione alla Convenzioni internazionale che sancisce la protezione del fanciullo”.

Si tratta di misure che hanno caratterizzato pure gli anni della prima Intifada (1987) e che nella seconda hanno registrato dei picchi.

Si parla di 500 arresti di minori all'anno, 3,500 dall'inizio dell'Intifada al-Aqsa (2000) di cui 310 restano in prigione.

“E' una politica razzista raggiunta per mezzo di una legge altrettanto discriminante. Israele applica la legge n°132 che permette queste violazioni: li sottopone alle medesime leggi previste per gli adulti e ne rilascia la giurisdizione ai tribunali israeliani. Allo stesso modo, i minori palestinesi arrestati da Israele subiscono maltrattamenti al pari dei più grandi: condannati all'isolamento, tortura e pressioni psicologiche, abusi sessuali”.

E' stato ampiamente dimostrato come le detenzioni in giovane età segnino il corso della vita dopo l'eventuale rilascio ed è degno di nota ricordare che gran parte dell'infanzia palestinese ha fatto quest'esperienza.

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