60 anni di espropriazione dei palestinesi.

Riceviamo e pubblichiamo

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60 anni  di espropriazione dei  Palestinesi! 

 Non c’è nessuna ragione per celebrare "i 60 anni di Israele"!

 “Anche dopo cinquanta anni di vita come esule Palestinese mi sento ancora sgomento per il modo in cui Israele e i suoi sostenitori continuano a negare il fatto che è passato mezzo secolo senza che Israele abbia restituito, riconosciuto o ammesso i diritti umani dei  palestinesi e, come i fatti mostrano senza alcun dubbio, senza che questa sospensione dei diritti sia conseguenza delle politiche ufficiali di Israele. … la  Nakba palestinese viene caratterizzata come un evento  quasi fittizio … causato da nessuno in particolare.”

 Edward Said, a commento, nel 1998, delle celebrazioni negli USA de “i 50 anni di Israele”   

La creazione dello stato di Israele quasi 60 anni fa ha espropriato e cacciato centinaia di migliaia di  palestinesi dalle loro case e dalle loro terre.  Con le loro vite pacifiche rovinate, la società frammentata, le proprietà saccheggiate e la speranza per la libertà e per uno stato distrutta, i profughi palestinesi hanno mantenuto il loro sogno di tornare e i palestinesi dovunque nutrono la loro aspirazione alla libertà, a una vita dignitosa e a tornare di nuovo insieme. 

Non c’è nessuna ragione per celebrare "i 60 anni di Israele"! 

Israele da 60 anni è uno stato che nega ai profughi palestinesi i loro diritti riconosciuti dalle Nazioni Unite semplicemente perché sono “non-ebrei.” Israele occupa ancora illegalmente terre palestinesi e altre terre arabe, in violazione di numerose risoluzioni dell’ONU.  Continua in modo  persistente e brutale a violare il diritto internazionale e a calpestare diritti umani fondamentali con l’impunità assicurata dal generoso sostegno economico, diplomatico e politico degli USA e dell’Europa. Continua a trattare i palestinesi suoi cittadini con una discriminazione istituzionalizzata.

In breve, celebrare “i 60 anni di Israele” equivale a danzare sulle tombe  palestinesi sparando a tutto volume la musica dell’espropriazione continua e dell’ingiustizia dalle molte facce.

 

Non c’è nessuna ragione per celebrare “i 60 anni di Israele"!   

Ma vi sono miriadi di ragioni per riflettere, impegnarsi e lavorare per la pace e la giustizia.

 

traduzione a cura di ISM-Italia

Torino, 14 gennaio 2008 

ISM- Italia

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