600 musicisti chiedono al boicottaggio di esibirsi in Israele in solidarietà con la Palestina

MEMO. Più di 600 musicisti internazionali hanno firmato un appello invitando i loro colleghi a boicottare le esibizioni in Israele in solidarietà con la Palestina, ha riferito Consequence Sound.

I firmatari includono Roger Waters dei Pink Floyd, Serj Tankian dei System of a Down, Black Thought e Questlove dei The Roots, Thurston Moore dei Sonic Youth, Julian Casablancas dei The Strokes, Chromeo, Nicolas Jaar, Noname e Owen Pallett.

Nella loro lettera, il gruppo denuncia i recenti attacchi israeliani contro la Palestina chiedendo: “Giustizia, dignità e diritto all’autodeterminazione per il popolo palestinese e per tutti coloro che stanno combattendo l’espropriazione coloniale e la violenza in tutto il pianeta”.

Coraggiosamente, hanno affermato:

“Crediamo che questo sia fondamentale per vivere un giorno in un mondo senza segregazione e apartheid”.

“La complicità con i crimini di guerra israeliani si trova nel silenzio, e oggi il silenzio non è un’opzione. Il silenzio non è un’opzione poiché il brutale bombardamento israeliano di Gaza assediata ha causato più di 245 vittime nelle ultime settimane. Il silenzio non è un’opzione in quanto residenti di Sheikh Jarrah nella Gerusalemme occupata sono continuamente costretti a lasciare le loro case”.

La lettera si conclude con le parole: “Vi chiediamo di unirvi a noi con il vostro nome nel rifiutarvi di esibirvi presso le istituzioni culturali complici di Israele e nel sostenere con fermezza il popolo palestinese e il suo diritto umano alla sovranità e alla libertà”.

Traduzione per InfoPal di L.P.