L’Unrwa condanna Israele per aver demolito alcune case palestinesi la vigilia di Natale

Mother_Palestine_Settlements_by_Latuff2al-Mayadeen. Il portavoce dell’Unrwa ha condannato le demolizioni compiute da Israele in Cisgiordania, l’ultima delle quali avvenuta la vigilia di Natale, affermando che gran parte degli sfollati, vale a dire 46 persone, sono profughi e quasi per metà bambini.

L’Agenzia per il progresso e l’occupazione dei profughi palestinesi (Unrwa) ha condannato la demolizione nel giorno della vigilia di Natale di alcuni edifici appartenenti a palestinesi della Cisgiordania, e chiesto “lo stop immediato di tali attività”.

Chris Gunnes, portavoce dell’Urwa, ha dichiarato in un comunicato che “l’Agenzia condanna le recenti demolizioni in Cisgiordania che hanno costretto ad andar via 68 persone. L’ultima è avvenuta proprio la vigilia di Natale ad Ain Ayyub, vicino Ramallah, più precisamente vicino Ariha, nella valle del Giordano. Gran parte dei 46 sfollati sono profughi e “per metà bambini”.

Il comunicato chiarisce che finora non meno di 1.103 palestinesi sono stati cacciati via a causa di demolizioni che “violano le leggi internazionali”, e che l’Unrwa ha invitato Israele a “fermare immediatamente la demolizione amministrativa”.

Secondo i palestinesi e le organizzazioni per i diritti umani Israele non concede permessi di costruzione se non in modo molto limitato nelle zone della Cisgiordania e di Gerusalemme Est sotto il suo controllo, costringendo così i palestinesi a costruire senza i permessi.

Traduzione di Salvatore Michele Di Carlo