650 mila palestinesi sono stati arrestati dal 1967 a oggi. 40 mila dall'inizio dell'Intifada di al-Aqsa. Attualmente sono in carcere 9400 persone, fra cui centinaia di bambini.

Nella Giornata del Prigioniero palestinese, che coincide con il 17 di aprile, Louai Shabbana del centro statistico palestinese, ha mostrato le statistiche più recenti dichiarando che fin dal ’67 un palestinese su 4 è stato arrestato già dall’età di dieci anni.
I comunicati del ministero degli Affari dei prigionieri sottolineano che dal ’67 a marzo 2006 le truppe di occupazione hanno arrestato più di 650 mila civili palestinesi.
Durante l’Intifada di al-Aqsa hanno arrestato più di 40 mila civili, di cui 9400 sono ancora nelle prigioni israeliane, distribuiti su circa 30 prigioni, campi di concentramento e posti di fermo. 421 vi hanno passato più di dieci anni, e 7 più di 25.
Da un comunicato si apprende che 555 prigionieri sono stati arrestati prima dello scoppio dell’Intifada di al-Aqsa, e sono ancora dentro. 4000 civili sono stati arrestati dopo l’annuncio della tregua con Israele, a fine febbraio 2005; centinaia di persone sono state fermate per lunghe ore, o giorni, ai posti di blocco e di ispezione.
Shabbana fa presente che ancora 9400 palestinesi si trovano rinchiusi nelle prigioni israeliane: l’86,6%, in Cisgiordania e il 7,2% nella Striscia di Gaza (675 persone). A Gerusalemme e Israele la percentuale è del 6,2% (582 prigionieri).
Degna di nota è anche la presenza di 810 detenuti senza alcun capo d’accusa, oltre a 3908 senza processo. Il 74% è single, il 26% sposato.

Prigionieri uccisi.

Dal 1967 a oggi sono 183 i prigionieri palestinesi deceduti nelle carceri israeliane a seguito delle torture e della mancata assistenza medica. 72 di loro sono deceduti a causa delle percosse ricevute dopo l’arresto; 69, dopo continue torture; 42 per mancata assistenza medica – alcuni sono morti a causa delle ferite riportate nella prigione israeliana in cui sono stati rinchiusi dopo essere stati sequestrati da quella di Ariha.
Dal 1967 all’inizio dell’Intifada di al-Aqsa, il numero dei prigionieri deceduti è stato di 123 – 60 durante l’Intifada, di cui 48 intenzionalmente subito dopo l’arresto.
La situazione delle prigioniere.
Dal 1967 le forze di occupazione hanno arrestato 10.000 donne:  di queste, 500 durante l’Intifada di al-Aqsa (120 sono ancora dentro), 18 nel 2005; 110 sono della Cisgiordania, 6 di Gerusalemme, 4 di Gaza. 5 non hanno ancora compiuto 18 anni.
Fra queste donne, 16 sono madri, e sono lontane dai loro 60 figli.

I bambini prigionieri.

Le statistiche confermano che più di 4.000 bambini sono stati arrestati dall’inizio dell’Intifada di al-Aqsa. 330 – il 3,5% – sono ancora agli arresti; 16 sono di Gerusalemme, 5 della Striscia di Gaza; i restanti 309 della Cisgiordania, di cui 69 d Nablus, 77 di Ramallah e al-Bira, 26 di Hebron, 36 di Jenin, 57 di Betlemme.
70 bambini soffrono di diverse malattie e mancano di assistena medica e di cure necessarie.
500 sono stati arrestati in tenera età e hanno compiuto i 18 anni dentro le carceri, dove ancora vivono.
(I dati sono di aprile 2006)

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